Non c'è molta voglia di postare in questi giorni. Quello che sta succedendo, non lontano da noi, mi ha spiazzata e resa irrequieta. Avverto un senso d'impotenza e fragilità di fronte a tanta crudeltà umana. Non riesco a comprendere come si possa decidere della vita altrui. Come si possa mettere in ginocchio un popolo, costringerlo a lasciare le proprie certezze, ottenute con sacrifici; costringere uomini a dare un ultimo abbraccio e impugnare un'arma da fuoco; costringere donne e bambini a fuggire altrove o nascondersi in spazi comuni.
Beh, per la verità stai costringendo pure il tuo di popolo ad assecondare la tua follia!
Ragazzi che sono stati catapultati dalla simulazione della "PlayStation", alla cruda e nuda realtà di una guerra in cui la vita la si perde per davvero.
Un pazzo ha deciso di riscrivere la storia e di portare in auge ciò che pensavamo fosse solo acqua passata...ed invece.
Non lo so, a me vengono sulla punta della lingua, una miriade di complimenti a te indirizzati, ma le lascio lì perché a te non arriverebbero mai.
Taccio...
Passiamo ad altro
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